Oggi palerò della Gestione del calendario negli affitti brevi.
Si tratta di uno strumento imprescindibile per l’attività di un host, un tool che se non utilizzato con attenzione potrebbe diventare uno dei vostri peggiori nemici!
Il calendario
Facciamo una breve premessa…
Il calendario accompagna il lavoro di ogni host.
Si tratta dello spazio dove vengono appuntati check-in, check out, numero di ospiti, costi e tutte le informazioni relative alla prenotazione.
Booking e Airbnb forniscono calendari con diverse funzionalità.
Le differenze tra queste piattaforme sono molteplici.
Ognuna ha delle peculiarità che permettono una serie di azioni molto interessanti.
Tuttavia, trattare le differenze tra i calendari delle OTA, non è l’obiettivo di questo articolo.
Per ora, ti basta sapere che il calendario indica le informazioni relative alle prenotazioni degli ospiti.
Per gestire efficacemente questo spazio occorre definire alcuni parametri:
Periodo di disponibilità
Prima di pubblicare un annuncio, dobbiamo avere le idee chiare sulla stagione o il periodo in cui vogliamo lavorare.
È bene quindi porsi qualche domanda:
“Per quanto tempo voglio affittare?”.
Possiedo una casa sfitta e ho abbastanza tempo libero per gestire il flusso di prenotazioni? Bene! potresti stabilire una disponibilità annuale.
“Voglio affittare solo d’estate?” Ottimo. In questo caso la disponibilità sarà stagionale.
“Vado in vacanza per un mese e vorrei guadagnare qualcosa affittando casa?” La disponibilità sarà mensile.
E così via…
In sintesi, decidi a priori se il tuo appartamento sarà disponibile tutto l’anno o soltanto per un determinato periodo.
Ricordati che il lavoro di host ti lascerà molto tempo libero, ma allo stesso tempo, sarà vincolante.
La giornata sarà condizionata dai check in e se non sarai organizzato rischierai di diventare succube dei tuoi ospiti!
Intervallo tra due check in
Scegli quanti giorni lasciare passare passare tra un check in e l’altro.
Il mio consiglio è inizialmente di lasciare passare un giorno d’intervallo tra due prenotazioni in modo d’avere il tempo di preparare l’appartamento.
Quando sarai più esperto, potrai togliere questa limitazione!
Soggiorno minimo e massimo
Il soggiorno minimo è un fattore importantissimo. Stabilisce il numero di notti (minime o massime) che il guest può prenotare in una struttura.
Secondo booking.com, il soggiorno più richiesto (con una percentuale tra il 40 e il 50 % del totale delle prenotazioni) è di una notte, quindi senza limitazioni.
Fai attenzione: il soggiorno di una notte richiede impegno e costi maggiore e rischia d’impedirti di ricevere prenotazioni per periodi più lunghi!
Imposta con cautela anche il soggiorno massimo: l’affitto sotto i 30 giorni, non necessità di registrazione, mentre sopra i 30 giorni, avrai l’obbligo di registrare un contratto di locazione presso l’Agenzia delle Entrate!
Sincronizza il calendario!
Questo è senza dubbio il consiglio di maggiore importanza.
In caso di pubblicazione su più portali, ricordati di sincronizzare i calendari!
Questo significa che quando riceverai una prenotazione su Booking per il 5 aprile, il calendario del tuo annuncio su Airbnb indicherà occupate la data del 5 di aprile.
Ogni portale offre la possibilità di sincronizzare il suo calendario con quello di altri siti.
Controlla sempre la sincronizzazione in modo da scongiurare l’incubo di ogni host: l’overbooking!
PS: Non fidarti troppo della sincronizzazione automatica: controlla manualmente l’aggiornamento dei calendari ad ogni prenotazione ricevuta e non avrai brutte sorprese!
Non hai tempo, né voglia di controllare?
Puoi delegare la gestione del calendario ad un channel manger a pagamento!
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PS: Se hai dei dubbi sulla gestione di un appartamento, non esitare a contattarmi, sarò felice di risponderti!