Lo scorso dicembre è stato approvato il tanto “atteso” Decreto legge sugli affitti brevi: ecco cosa c’è da sapere.
Tempo fa scrissi un post sull’allora bozza del decreto legge del 18 ottobre 2023 n.145. Il testo è stato convertito in legge il 15 dicembre per entrare in vigore il 17 dello stesso mese. Prima di questa data sono state fatte migliaia di congetture su cosa poteva effettivamente essere deciso nella versione definitiva.
Dopo innumerevoli dibattiti tra governo e operatori del settore, la “ministra” Santanché ha dato alla luce quello che a suo dire è un provvedimento che regolamenterà il far west degli affitti brevi, tutelerà la proprietà privata e farà emergere il sommerso.
Speriamo sia davvero così…quello che noto quando il governo mette mano in qualcosa è una “regolamentazione selvaggia”: più regole, più tasse e più sanzioni…
Ad ogni modo, sono 4 i concetti che emergono dalle elucubrazioni burocratiche del nuovo decreto legge:
assegnazione del Cin
obblighi di comunicazione e sicurezza
esposizione e indicazione del Cin
sanzioni
Assegnazione del Cin
Il codice identificativo nazionale sostituirà il Cir (codice identificativo regionale), dalle nostre parti conosciuto come Citra. Sarà il ministero del turismo ad assegnare il nuovo codice a livello nazionale.
Obblighi di comunicazione e sicurezza
Tutte le strutture ricettive dovranno dotarsi di rilevatore di gas combustibili e monossido di carbonio ed estintori portatili a norma di legge (confesso di non aver ancora capito cosa si intende per a norma di legge….). Inoltre, per chi avvia un’attività ricettiva extra alberghiera imprenditoriale sarà necessario presentare la Scia (segnalazione certificata di inizio attività) nel comune di competenza.
Esposizione e indicazione del Cin
Le strutture ricettive saranno obbligate ad esporre il Cin all’esterno dello stabile e in ogni annuncio pubblicato.
Insomma, “Cin” come se piovessero!
Una bella “menata” per chi lavora in condominio e dovrà chiedere il permesso di indicare il Cin. Una soluzione potrebbe essere quella di inserirlo nella targhetta del citofono? (si tratta pur sempre dell’esterno dello stabile…).
Per quanto riguarda la pubblicazione sui portali, non mi sembra che cambi molto rispetto alla nostra normativa regionale (che vedeva il citra indicato anche sui muri dei gabinetti della stazione…)
Sanzioni
La parte che interessa di più ai nostri cari enti pubblici…
L’assenza del Cin comporterà sanzioni che vanno dagli 800 sino agli 8000 euro, mentre la mancata esposizione comporterà “solo” una sanzione da 500 a 5000 euro. La mancata presentazione delle Scia prevede sanzioni da 2000 a 10.000 euro! mentre la locazione di unità immobiliari prive dei requisisti di sicurezza comporterà sanzioni a partire dai 600 euro sino ad arrivare ai 6000.
Si prospettano delle grandi “mazzate” all’orizzonte. Sarà opportuno adeguarsi per evitare grane!
Quando entrerà in vigore il DL sugli affitti brevi?
Tecnicamente il DL è già entrato in vigore ma la sua attuazione è stata rimandata a data da destinarsi.
Sulla pagina del Ministero del Turismo si legge la seguente nota del 9 gennaio 2024:
In merito alla disciplina delle locazioni per finalità turistiche, delle locazioni brevi, delle attività turistico-ricettive e del Codice Identificativo Nazionale, si comunica che la procedura telematica di assegnazione del CIN da parte del Ministero del turismo, prevista dall’art. 13-ter del decreto-legge 18 ottobre 2023, n. 145, convertito dalla legge 15 dicembre 2023, n. 191, non è ancora entrata in esercizio.
Il Ministero sta operando al fine di dare attuazione a quanto previsto dalla nuova normativa e ne darà comunicazione con Avviso pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e sul sito del Ministero del turismo.
In ogni caso, ai sensi del comma 15, art. 13-ter, del decreto-legge 18 ottobre 2023, n. 145, convertito dalla legge 15 dicembre 2023, n. 191, gli obblighi e le sanzioni in materia di CIN si applicheranno a decorrere dal sessantesimo giorno successivo a quello di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del citato Avviso.
Nelle more dell’attuazione, i titolari delle strutture ricettive e i locatori di unità immobiliari per finalità turistiche o di immobili in locazione breve sono tenuti a rispettare le normative regionali attualmente vigenti e, pertanto, a continuare ad utilizzare il Codice regionale o provinciale, laddove previsto nonché, nel caso di nuove strutture o di nuove attività di locazione, a richiedere l’assegnazione dello stesso all’ente territoriale di competenza
Tradotto: “abbiamo fatto una legge ma non sappiamo quando saremo in grado di metterla in atto”.
La nota precisa che gli obblighi e le sanzioni riguardo il Cin partiranno dopo sessanta giorni dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale dell’avviso del ministero del Turismo.
Quindi non resta che controllare il sito del Ministero del Turismo e attendere la comunicazione. Trascorsi sessanta giorni possiamo considerarci obbligati a rispettare la nuova normativa.
Sicuramente il settore degli affitti brevi va regolamentato, e su questo siamo tutti d’accordo. Speriamo che le introduzioni apportate dal governo conducano realmente a quanto auspicato.
Io ho i miei dubbi, ma tanto mi devo adeguare…
Spero che l’articolo di oggi ti sia piaciuto e ti permetta di avere una visione più cristallina dei cambiamenti in atto nella nostra attività. È verosimile che in futuro scriverò qualche post di approfondimento.
Ti invito a rimanere aggiornato iscrivendoti alla newsletter (trovi il form qui sotto), seguendo i miei canali social Facebook e Instagram e scaricando l’estratto gratuito della mia guida: Guida galattica per host.
Alla prossima!