Poniamo il caso che abbiate una casa sfitta per un tot di mesi l’anno e che pensiate di affittarla per brevi periodi, una delle prime domande che sicuramente vi porrete sarà quali tasse bisognerà pagare.
Una di queste, oltre l’importo dell’imposta sulla locazione, è l’imposta (o tassa) di soggiorno.
È una tassa che non è a carico dei proprietari, ma va fatta pagare direttamente ai tuoi ospiti e varia a seconda del Comune in cui si trova la struttura.
Se sei proprietario o gestore di una casa vacanze, un B&B o un affittacamere, è importante che tu conosca la regolamentazione municipale della tua località, e per questo ti consigliamo caldamente di recarti presso il tuo Comune e informarti, o vedere se vi sono informazioni sul sito del Comune.
Ma cos’è l’imposta o tassa di soggiorno?
È un’imposta comunale, che fa riferimento al Decreto legislativo n. 23/11, articolo 4 nell’ambito della riforma sul federalismo fiscale, che viene applicata a coloro che soggiornano nelle strutture ricettive per una o più notti. Si tratti di una casa vacanze, un B&B, un hotel o un semplice affittacamere si è tutti soggetti a questa tassa. La struttura è obbligata a riscuotere tale imposta dai viaggiatori e versarla allo Stato.
“Ma io affitto la mia casa attraverso Booking.com o Airbnb.”
Sei lo stesso tenuto a far pagare la tassa di soggiorno.
In realtà su Airbnb, andrebbe fatto un discorso a parte, almeno qui da noi a Genova: dal 1 agosto del 2017 la piattaforma del Buon Bryan Chesky riscuote direttamente la tassa di soggiorno che versa al comune di Genova.
Una bella “menata” in meno, soprattutto visto l’aumento che ha subito l’imposta lo scorso anno…
Ma torniamo a noi…
Non importa che la struttura sia professionale, riguarda l’ospite che soggiorna presso di voi.
Va da sé che il mancato pagamento comporta sanzioni amministrative e in alcuni casi anche penali, sia per i proprietari che per gli ospiti.
L’importo della tassa di soggiorno per le case vacanza varia in base ai singoli Comuni, ai quali è lasciato l’arbitrio di esercitarne la riscossione attraverso il pagamento di una quota fissa o trattenendo una percentuale sul prezzo della prenotazione, sempre entro il limite dei 5 euro per le case vacanze.
Chi è esente dal pagamento della tassa di soggiorno?
In Liguria nelle specifico, sono esenti dal pagamento dell’imposta di soggiorno i bambini fino a 15 anni, gli over 65, le persone affette da disabilità o patologie, degenti day hospital e accompagnatori, studenti universitari inferiori a 26 anni iscritti in corso, i residenti nel medesimo Comune e il personale delle forze dell’ordine.
Va infine ricordato come alcuni comuni abbiano deciso di applicare la tassa di soggiorno per appartamenti e strutture ricettive soltanto nei periodi di alta stagione; pertanto, sia viaggiatori che proprietari dovrebbero essere sempre informati correttamente sulla normativa.
Continua a seguirci per questa e altre curiosità sul mondo degli host 😉 e se vuoi fare dell’affittacamere la tua professione, ti segnalo che è uscita da pochissimo la mia guida “Guida Galattica per Host” dove troverai un sacco di consigli molto utili.