Buon lunedì!
Oggi torna in “auge” la rubrica racconti e leggende, con la storia del fantasma della vecchina del Vico dei Librai.
In effetti, è da un po’ di tempo che non mi occupo di fantasmi…
Dopo i racconti su Leila, la figlia del Liutaio e Stefano Raggio, il fantasma di San Donato, è giunto il momento di portare alla luce la leggenda di un altro spirito…
Spulciando sul web, alla ricerca di qualche spunto, mi sono imbattuto in questo affascinante aneddoto.
Devi sapere che meno di 50 anni fa, Genova aveva una conformazione completamente diversa…
Dove oggi, si trovano le “meraviglie architettoniche” di via Gabriele d’Annunzio, i giardini di plastica, i palazzi moderni accanto a via Fieschi, e quella deturpante rotonda di fronte a mura della marina che tutta Europa ci invidia, un tempo sorgeva una splendida parte del centro storico che comprendeva Via Madre di Dio, Piazza della Marina e Vico dei Librai, appunto.
Dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale, le autorità decisero di sventrare ulteriormente la superba demolendo parte del centro storico.
Lo sfacelo urbanistico che è seguito alla “ricostruzione” è sotto gli occhi di tutti. A malincuore tralascerò lo scempio compiuto ai danni della nostra città, che magari approfondirò in un articolo a tema, per dedicarmi alla storia della vecchina.
Secondo la leggenda, sembra dopo la ricostruzione, una mattina del 29 dicembre 1989, comparve dalla parti di Porta Soprana, una vecchia signora.
La donna indossava abiti d’altri tempi e parlava in dialetto, chiedendo indicazioni per raggiungere la fantomatica Vico dei Librai.
La strada purtroppo non esisteva più e i passanti non sapevano cosa rispondere.
Qualche tempo dopo, un giovane bontempone intento a mendicare, chiese l’ elemosina a una vecchia signora.
La donna gli porse una banconota. Il giovane ringraziò e girò l’angolo.
Con grande stupore si accorse di stringere nella mano una banconota da 100 lire datata 1943.
In seguito, altre persone affermarono di aver visto la donna vagare in cerca della casa.
Secondo alcuni anziani del centro storico si tratterebbe di una certa Maria Benedetti, una signora che abitava in Vico dei Librai, morta per un malore nel 1944.
Nel 1994, un suo familiare affermò di averla riconosciuta.
Dopo l’incontro con il parente, l’anziana corse via spaventata ma venne investita da un auto in via delle Casacce.
I passanti videro la donna cadere con la borsa della spesa, ma quando arrivarono i soccorsi non vi era più traccia della signora….
Probabilmente lo spirito della donna è rimasto a quel 1944, anno della sua morte. Da allora, le cose sono cambiate.
Il luogo dove sorgeva la sua umile dimora non esiste più, spazzato via da un progresso fondato su cemento, speculazioni e denaro.
Nonostante tutto, la vecchina non ha perso le speranze e continua cercare la sua casa. Una casa che ormai alberga solo nei cuori e nei ricordi sbiaditi dei genovesi che hanno avuto la fortuna di vedere un’ ultima volta lo splendore dei quartieri del centro storico, prima che venissero portati via dall’avidità umana.
Curiosità…
A quanto si dice, sembra che la vecchina faccia la sua comparsa ogni 5 anni, quindi se è veramente apparsa per la prima volta nel 1989 tornerà nel…sono troppo pigro per fare i conti lascio a voi l’ingrato compito..;).
La demolizione del centro storico non ha risparmiato, nulla, neppure la casa di Nicolò Paganini. I cittadini del centro storico non l’hanno presa bene, tanto da issare, tra piazza Sarzano e Via del Dragone, una “colonna infame” “dedicata” ai cementificatori/distruttori della città.
Sulla targa sono impresse le seguenti parole:
“Male non Fare Paura non Avere”
1945 1981
A Vergogna dei viventi e a monito dei venturi come usava ai tempi della gloriosa Repubblica di Genova Dedichiamo Questa Colonna Infame all’ avidità degli speculatori e alle colpevoli Debolezze dei reggitori della nostra città. Con vandaliche distruzioni hanno cancellato tesori di arte e di storia eliminando Interi quartieri del centro storico marinaro ed artigiano deturpando per sempre la fisionomia della città fino all’ Inaudito gesto di demolire la casa natale di Nicolò Paganini. Essi hanno così disperso la popolazione di questi quartieri con l’Infame risultato di sradicare le fiere tradizioni che fecero Genova rispettata e potente.
I Genovesi dei quartieri della. “Marina”, “Via Madre di Dio”, “Via del Colle”, “Portoria”, “Sarzano e Ravecca”.
“Non ci Sarà Mai Più un Secondo Paganini”
Franz Liszt.
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Noi ci ri leggiamo lunedì!
Stay tuned!
Fonti
You tube – La vecchina fantasma di Vico dei Librai
Saledisale.com – la leggenda della vecchina di vico dei librai