Oggi vorrei parlare di un aneddoto davvero interessante riguardo uno dei simboli per eccellenza della nostra città: la bandiera di San Giorgio!
Il vessillo con la croce rossa in campo bianco.
Come si può notare, è la stessa utilizzata dall’Inghilterra, e questo non è un caso.
Sembra infatti che gli inglesi, secoli fa, pagassero a Genova un tributo per il suo utilizzo.
Ma andiamo con ordine…
Chi è San Giorgio?
Per prima cosa vorrei parlare del mito di San Giorgio.
La leggenda vuole che il giovane Cavaliere Giorgio salvò la principessa sconfiggendo il terribile drago in nome di Cristo.
Il racconto rievoca la sfida tra bene e male, con quest’ultimo rappresentato dal crudele drago, a cui il popolo era costretto a donare dei giovani in sacrificio.
Il prode Cavaliere mandato da Dio, promise di uccidere il mostro, salvare la figlia del re, prossima al sacrificio e liberare il popolo in cambio della fede in Cristo.
Protetto dalla croce, San Giorgio uccide il drago diventando una figura mitologica della cristianità.
Molti ordini cavallereschi iniziano così a portare la croce rossa su campo bianco come emblema di riconoscimento.
Allo stesso modo, lo stemma viene adottato anche dai pellegrini in preghiera nei luoghi santi.
Dopo questa breve intro cerchiamo di capire quando questo simbolo viene adottato dalla Repubblica di Genova.
Le origini
Non ho trovato molto sulle origini, ma pare che il culto di San Giorgio a Genova sia stato introdotto dai militari bizantini.
La guarnigione presente in città venerava il santo e portava il suo stendardo.
Secondo Il Professor Aldo Agosto, studioso e direttore dell’Archivio di Stato di Genova, i soldati genovesi sventolarono per la prima volta la bandiera durante la conquista del Sacro Sepolcro a Gerusalemme nel 1099.
Il valore dimostrato dai genovesi durante le crociate e la forza crescente della repubblica via mare rese lo stendardo del santo simbolo di forza.
Un emblema in grado di tenere alla larga i nemici, su tutti i mussulmani.
È così che nel 1190 la bandiera viene ceduta “in affitto” agli inglesi.
A questo proposito, Lo storico Francesco Maria Accinelli, nel suo “Compendio delle storie di Genova – dalla sua fondazione sino all’anno 1776” riferendosi a Riccardo I, “Cuor di Leone”, re d’Inghilterra, scrive:
che il re inglese per sua indegna assumesse quella de’ Genovesi, che ancora i re tutti suoi successori continuano, chiamandolo Stendardo di San Giorgio, con la stessa divisa, cioè croce vermiglia in campo bianco.
Re Riccardo (si, proprio quello di Robin Hood!) fece tappa a Genova per unirsi alla flotta della Superba e a quella di Filippo II, re di Francia, per partire per la terza crociata. In questa occasione, lo stendardo di San Giorgio venne posto sulle 15 navi inglesi.
Curiosità
Anche Milano imitò l’Inghilterra
Secondo il professor Aldo Agosto i genovesi cedettero la bandiera anche ai milanesi, nel 1247.
La bandiera inglese
L’uso dello stendardo da parte inglese viene riconfermato nel 1421 dal trattato di pace siglato tra il Doge Tommaso Campofregoso ed Enrico V d’Inghilterra e custodito ancora oggi nell’Archivio di Stato di Genova.
Il Duca di Kent
Nel 1992 al 500° anniversario di Cristoforo Colombo, il Duca di Kent, in un depliant a sua firma, ricordò lo stretto legame tra Genova e l’Inghilterra, e di come in passato il monarca inglese corrispondesse un tributo al Doge, per consentire alla flotta di sua maestà stanziata nel mediterraneo di issare la croce di San Giorgio, ed essere protetta da quella genovese.
La prima bandiera della Repubblica
Il primo gonfalone utilizzato dalla Repubblica di Genova ritraeva San Giorgio in procinto di uccidere il drago. La croce era raffigurata nello scudo del cavaliere.
Piazza San Giorgio
Si ipotizza che all’epoca dell’impero Bizantino, Piazza San Giorgio, sia stata il foro romano della città, e che vi sorgesse una cappella in onore del santo, proprio dove ora sorge la chiesa, ricostruita nel XIX secolo.
La festa della bandiera
A partire dal 2019, Il Comune di Genova ha deciso di celebrare la “Festa della Bandiera di San Giorgio” il 23 Aprile.
La querelle con Buckingham Palace
Dietro ai diritti di utilizzo della bandiera è nata una querelle tra Palazzo Tursi e Buckingham Palace.
Nel luglio del 2018, il sindaco Marco Bucci aveva affermato, tra il serio e il faceto, di voler chiedere i pagamenti arretrati alla Regina Elisabetta per l’uso del vessillo negli ultimi tre secoli.
La risposta di Buckingham Palace, rivelata dallo stesso Bucci durante la presentazione della giornata della bandiera, nell’Aprile del 2019, riportava i ringraziamenti al Comune per la ricerca sui rapporti intercorsi tra Genova e l’Inghilterra nel corso dei secoli, ipotizzando anche la visita di un membro della famiglia reale in città, senza però rispondere alle rivendicazioni di tipo economico.
Insomma una vicenda interessante, dalla quale si evince che non sono solo i genovesi ad essere tirchi ;).
Se ti è piaciuto l’articolo condividilo e metti un like agli Appartamenti di Ema!
Se poi vuoi farmi contento e restare aggiornato sui contenuti del blog, iscriviti alla news letter!
trovi il form qui sotto!
Fonti:
- Origini della bandiera di Genova
- La bandiera di San Giorgio – Comune di Genova
- Aldo Agosto “Origini ed evoluzione storica degli stemmi del capoluoghi delle quattro provincie liguri, Gente di Liguria, Almanacco de “A campagna”, Genova.
- Francesco Maria Accinelli “Compendio delle storie di Genova – dalla sua fondazione sino all’anno 1776”
- Ansa.it, Un reale GB a Genova per risolvere “crisi della bandiera”.