Ecco la seconda parte dedicata al DL affitti brevi, come richiedere il CIN.
Per chi si fosse perso l’articolo scorso, si è parlato del nuovo Decreto legge sugli affitti brevi, del Codice identificativo nazionale (CIN) e della BDSR (Banca Dati Strutture Ricettive).
Questa settimana mi sono cimentato nella procedura più discussa degli ultimi tempi nel panorama dell’extra alberghiero ed ho provato a richiedere questo benedetto CIN…
Se devo essere sincero è stato più facile del previsto…
Dalla pagina del Ministero del Turismo si accede alla BDSR (Banca dati strutture ricettive), tramite Spid, CI o registrazione previa richiesta delle credenziali.
Dalla schermata successiva puoi fare richiesta del CIN cliccando sul bottone “ottieni CIN” (si, l’hanno fatto a prova di scemo…). Puoi anche verificare se il tuo CIN esiste già, cliccando su “Ricerca CIN“.
Inserendo il tuo CIR (Codice identificativo regionale, Citra per chi lavora in Liguria) che dovresti già avere (a meno che tu non sia uno di quei “bricconcelli” che affittano abusivamente…), potrai accedere alla scheda del tuo alloggio.
Dettaglio scheda
Clicca su “dettaglio scheda” per verificare se i dati presenti nel sistema sono corretti e completi.
Fai tutte le correzioni e le integrazioni del caso.
In seguito è necessario mettere la spunta su due dichiarazioni:
- la tua struttura è dotata di estintori portatili a norma di legge e ubicati in posizioni visibili e accessibili (credo che le aziende che vendono estintori faranno affari d’oro…).
- La struttura è dotata di dispositivi per la rilevazione di gas combustibili e monossido di carbonio (anche in questo caso Jeff Bezos ringrazia…).
Tanto so già come andrà a finire… turisti ubriachi che si sparano addosso con gli estintori…l’ho già vista…
Ad ogni modo, se nella tua struttura non sono presenti impianti a gas, stando a quanto dice la nota sulla pagina del ministero, sei esentato dal rilevatore. Ti basterà mettere la spunta su “non applicabile“.
Non hai ancora acquistato estintore e rilevatore? Non preoccuparti, sino al 31 ottobre saremo nella fase sperimentale di rilascio del CIN, dove non sono previste sanzioni.
Hai tutto il tempo per metterti in regola!
Gli estintori
Appena è stato redatto il testo sugli affitti brevi molti sono corsi a comprare estintori a caso. Personalmente, ho aspettato di sapere con certezza quali estintori fossero considerati a norma di legge (da buon genovese non mi piace spendere soldi tanto per…).
Ebbene, incredibilmente, sulla voce in cui mettere la spunta vengono indicate le caratteristiche di un estintore a norma di legge:
devono essere installati estintori di capacità estinguente minima non inferiore a 13A e a carica minima non inferiore a 6 kg o 6 litri, in numero tale da garantire una distanza massima di raggiungimento pari a 30 metri.
Non mi sarei mai immaginato questa precisione da parte delle istituzioni…
Quindi ora sappiamo anche il tipo di estintore da comprare (ho visto su amazon che con 60/70 euro dovrebbe passare la paura…)
Ma torniamo alla richiesta del CIN…
Una volta completata la scheda tecnica (mi raccomando inserisci una PEC), potrai fare l’invio e riceverai sulla tua PEC il codice CIN, that’s it.
Semplice vero?
Una volta ottenuto il CIN assicurati di essere in regola con tutte indicazioni previste dalla normativa. Su questo articolo puoi farti un’idea di cosa prevede il testo di legge e delle sanzioni in caso di irregolarità.
Ripeto, sino al 31 ottobre saremo all’interno della fase sperimentale, dopodiché si entrerà nella fase a regime…
e saranno caxxi…
Spero che l’articolo ti sia piaciuto e soprattutto ti sia utile!
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Alla prossima!