LA RUBRICA ITINERANTE ALLA SCOPERTA DEI LOCALI DI GENOVA E PROVINCIA
Dove è
GENOVA CENTRO STORICO
Via Ravecca 29
Genere
RISTORANTE
Cucina ligure e italiana
Come l'ho scoperto
Passaparola
La mia valutazione
⭐⭐⭐⭐⭐ 5/5
Antica Osteria Ravecca
IL MIO PARERE
Metti un assolato sabato mattina di primavera in cui sei in giro per i vicoli di Genova. Metti che si fa ora di pranzo e noti una bella piazzetta nei caruggi, con alcuni tavoli apparecchiati in bella mostra.
Metti anche che di quell’osteria hai già sentito parlare più volte, ma non sei ancora riuscito a provarla… ecco fatto, somma tutte queste cose e in un attimo ci troviamo seduti in quattro ai tavolini con forchetta e coltello in mano.
Inizia così la nostra avventura all’Antica Osteria Ravecca.
Essendo un pranzo un po’ improvvisato decidiamo di stare leggeri e optiamo per un piatto a testa, escluso il sottoscritto, che ne ha presi due (ma solo per giudicare meglio il locale, mica per altro…) e una bottiglia di vino bianco, bello fresco e dissetante.
Per il bere, optiamo per una bianchetta ma la cameriera ci comunica che al momento non lo hanno disponibile, pertanto ci propongono un altro vino locale, leggermente più costoso, allo stesso prezzo della bottiglia indisponibile.
Che dire, per un ligure già questo gesto vale 5 stelle!
Ma non facciamoci prendere da precoci entusiasmi e proseguiamo nella nostra recensione.
In tempi abbastanza rapidi arrivano i nostri piatti: tagliolini al nero di seppia, buridda di seppie, pescato del giorno (quel giorno è toccato a una malcapitata ombrina) su purea di patate, trofie con salsiccia di Bra.
Assaggio la mia ombrina e… vedo la luce. Il pesce si scioglie in bocca, è squisito, deliziosamente condito in un’armonia di sapori che si sposa perfettamente con il purè di accompagnamento.
Guardo gli altri commensali e noto anche in loro facce decisamente compiaciute. In men che non si dica iniziamo a snocciolare complimenti estatici sui nostri rispettivi piatti, assaggiando gli uni le pietanze degli altri.
Terminati i primi piatti, arriva il mio secondo: filetto di maialino con cipolla caramellata su purea di patate, con stracciatella di accompagnamento. Maialino un po’ troppo avanti di cottura, ma devo dire che unito agli altri elementi del piatto si accompagnava perfettamente.
Spazzolato anche il secondo, giunge il momento dei dolci: cheesecake al caramello e canestrelli fatti in casa accompagnati con un bel bicchiere di passito.
La cheesecake ci ha letteralmente lasciato senza parole, avevamo le papille gustative in estasi.
Terminiamo con caffè e amari e ci alziamo più che soddisfatti dispensando complimenti allo chef.
Spesa totale: 140 euro (35 euro a persona) per una bottiglia di vino e due di acqua, due primi e tre secondi, tre dolci, quattro caffè e due ammazzacaffè.
Giudizio finale del sottoscritto: 5 stelle! Un’esperienza assolutamente consigliata!
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